Blog. 23 Ottobre 2009

Campi da golf: progettazione edifici

La realizzazione di edifici  all’interno del campo da golf costituisce una interessante opportunità di integrare il verde naturale e le strutture dell’edificio non solo con finalità estetiche, ma anche e soprattutto con finalità energetiche, salutari e microclimatiche ovvero di ecosostenibilità in un’ottica di progettazione secondo criteri bioecologici.
L’intento è di sviluppare soluzioni che in Italia oggi sono ancora poco adottate.

L’evoluzione delle tecniche di costruzione e l’adozione di soluzioni collaudate permette oggi l’utilizzo della vegetazione con finalità costruttive, ottenendo benefici  misurabili
in termini di risparmio energetico e quindi economico. Ciò rappresenta altresì degli strumenti di mitigazione e compensazione
ambientale, laddove oggi la nuova pianificazione territoriale impone, sempre più, misure attente all’aspetto ecologico.

Il sistema che si va diffondendo è quello delle coperture verdi o green roof (da non confondere con semplici rivestimenti a verde) per i tetti. Si tratta di una tecnologia
complessa che prevede una serie di strati sovrapposti composti da materiale vegetativo, terriccio, tessuti filtranti  e membrane varie. Pensato all’inizio probabilmente
come soluzione di tipo estetico, negli anni ci si è accorti di innumerevoli altri benefi ci quali: la riduzione del carico termico entrante negli edifi ci; la capacità di trattenere l’acqua piovana rilasciandola lentamente con l’evaporazione; il miglioramento dell’isolamento acustico; la fissazione della polvere sospesa nell’aria.

Alcune aziende hanno brevettato efficaci sistemi di drenaggio, di auto-irrigazione, di ancoraggio tali da permettere la messa a dimora anche di piccoli alberi.
Sistemi di copertura delle pareti esterne possono essere invece i Vertical Garden, che utilizzano in particolare diverse specie di piante rampicanti. Essi danno vita
a spazi che altrimenti rimarrebbero inanimati fornendo una serie di benefici,  ad esempio, visivi, in quanto si ha un arricchimento dell’architettura e un miglioramento
percettivo dell’edifi cio che meglio si inserisce nel contesto ambientale; strutturali, in quanto le piante rampicanti riducono sia la temperatura massima dell’edificio attraver-
so l’ombreggiamento dei muri, sia l’effetto di raffreddamento dovuto al vento sulla superficie del muro, e intercettano le acque piovane alla stessa maniera dei tetti verdi.

Ma le nuove frontiere del costruire con materiale vegetale non si fermano all’esterno dell’edificio. La tecnologia dei Living Wall, già sperimentata per esempio nella Robertson Building, in Canada, consente di integrare vere e proprie pareti di materiale naturale con le strutture dell’edificio.  I vantaggi ottenibili si misurano in termini di
biofiltrazione  e purifi cazione dell’aria;  assorbimento e scomposizione dei principali inquinanti nocivi dell’aria; risparmio energetico per il minor uso del condizionatore;
benessere fisico e salute mentale.

Alcune delle aziende specializzate in questo settore vantano già un’esperienza più che decennale e numerose realizzazioni eseguite con successo.
Il verde naturale permette dunque l’esaltazione del valore estetico attraverso la modellazione di forme che altri materiali non consentono, coniugando benessere e sensibilità ambientale. L’edificio diviene un tutt’uno con il paesaggio circostante che lo comprende in un quadro di prati e dossi.

Ing. Filippo Carrara